giovedì 2 ottobre 2008

L'inutile cartaccia



"Lasciato a terra


come una qualsiasi cartaccia



scalciato piu volte per svago altrui,


portato lontano dal vento


ho conversato notti intere


con qualche merda di cane


che presto si seccava


e piangevo, moriva


per questo piangevo.



Perche' in fondo ero morto anch'io


ero morto dentro


e inoltre mi stavo per biodegradare


definitivamente.


Al riparo dalla pioggia


quel che potevo


sotto lo stipite di qualche porta


di case abbandonate


piangevo e mi scioglievo


diventavo sempre piu un tutt'uno


con il suolo,


mi fondevo


piano.


-


Quando ormai rassegnato a morte certa


sento lo sciabattare


di qualcuno dietro a me ...



in quella giornata di sole,


una di quelle


che le cacche si seccano piu velocemente,


mentre io finalmente


respiravo un po.


...


Sentivo il suo profumo


ma non sapevo chi fossee


si avvicinava,


non poetvo girarmi


(causa torcicollo)


...


era Lei,


raccolse quella inutile cartaccia


che ero io


e mi lesse,


mi lesse dentro,



diventali la sua poesia


e Lei


la mia ispirazione"