lunedì 16 giugno 2008

Il vizio

D’oro e bianco vestita
fragile fra le mie dita
la guardo suadente
e lei niente
pare quasi morta
l’ultima di una scorta
l’ultima davvero
e non ne sono fiero
ma non m’importa

la avvicino piano
alle mie labbra umide
è così fredda
senza vita
rinsecchita
essiccata
senz’anima
non vorrei spezzarla
perchè è davvero l’ultima

ed è come un bacio
gelido e profondo
clagiale
passionale
come una farfalla
sulla neve
corteggiata
litigata dalle labbra
sempre piu umide

veloce
incoscente
raggelato
da una brezza
di morte
mi accingo
ad apprezzarne
le spoglie

stic stic fuoco!

e prenderla in moglie...



...ed ecco s’è accesa anche l’ultima sigaretta

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